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Cellulite

La cellulite (propriamente PEFS Pannicolopatia edemato fibrosclerotica) è un processo infiammatorio cronico dell’arto inferiore che comprende modificazioni del pannicolo adiposo, ispessimento del connettivo fino alla sclerosi e alla fibro-nodosità, con conseguente blocco metabolico del grasso sottocutaneo con relativa stasi vasale: gli scambi di acqua tra i vasi e i tessuti dell’arto inferiore sono molto attivi, circa mille litri giorno. L’alterazione vasale posturale provoca un deficit meccano-metabolico che si esprime come linfedema.

L’alterarsi del rapporto tra il sistema vascolare e il liquido contenuto nello spazio interstiziale dei tessuti (edema), che a sua volta causa un’infiammazione del tessuto connettivo che si ispessisce creando una vasta area fibrotica, blocca il grasso sottocutaneo come in una rete. La cellulite deve essere distinta dalla adiposità localizzata di vario grado nella quale si verifica una ipertrofia (aumento di dimensione delle cellule di grasso) del tessuto adiposo in opportune sedi anatomiche vedere scheda adiposità localizzata.

 

Perché compare la cellulite
All’origine della cellulite troviamo un possibile quadro disfunzionale: metabolico, epato-biliare, circolatorio, posturale. Fra i fattori predisponenti all'insorgenza della cellulite si enumerano:

  • la predisposizione ereditaria
  • il sesso,
  • la sedentarietà
  • le alterazioni del circolo venoso e linfatico
  • l'alimentazione squilibrata
  • lo stress psico-fisico
  • l'abuso di nicotina
  • la riduzione per scarsa attività motoria dell’azione della pompa circolatoria, esercitata dalla muscolatura

Fra i fattori così detti “locali” che andando a generare una compressione circolatoria sull’arteria o sulle vene iliache, aggravano e determinano la comparsa della cellulite nell'area del bacino e degli arti inferiori troviamo:

  • lo stato di congestione pre-mestruale
  • la gravidanza
  • la stipsi ostinata
  • l’uso di calze a gambaletto e di indumenti stretti

Esistono quattro gradi della cellulite divisi in due gruppi: I e II grado, III e IV grado.

Sinteticamente il primo gruppo è caratterizzato dall'insufficienza veno linfatica (linfedema) gambe gonfie con evidenziazione del tessuto a "materasso" solo al pinzamento.

Il secondo gruppo è caratterizzato dal nodulo fibrosclerotico, sia localizzato che diffuso, con le caratteristiche note estetiche di pelle retraente a "buccia d'arancia".

Strategia terapeutica

 

Mai come per la cellulite esiste il concetto di strategie e personalizzazione della cura. Le strategie per il contrasto della cellulite devono tenere conto dell'eventuale quadro disfunzionale, degli eventuali fattori predisponenti e degli eventuali fattori locali. Analizzarli, ove possibile normalizzare il quadro e solo in seguito approcciare gli effetti, rappresenta l'unico modo efficace di far regredire la cellulite. Correggere la postura, ripristinando la pompa veno-linfatica costituita dal piede, normalizzare il metabolismo, agire sui fattori scatenanti porterà alla risoluzione del problema con una iniziale regressione della cellulite ai gradi inferiori fino alla normalizzazione o comunque regressione e stabilizzazione della cellulite a gradi inferiori, ove i fattori predisponenti e locali non vengano corretti

Strategie a seconda del grado
A seconda del grado della cellulite, il programma terapeutico prevede la combinazione del trattamento infiltrativo della Mesoterapia (con l'utilizzo di sostanze atte a ridurre il processo infiammatorio e sclero-fibrotico) il linfodrenaggio strumentale (Endosphere) e/o manuale e il Laser ND YAG. Il linfodrenaggio stumentale e/o manuale ha una azione specifica sul sistema linfatico che consente l'aumento della circolazione di drenaggio e la detossificazione del mesoderma (regione corporea nella quale è presente la cellulite).

L'azione di Biorivitalizzazione e riduzione fibrosi del Laser ND YAG
Il Laser ND YAG svolge una duplice azione: un'azione specifica di "Biorivitalizzazione" dei tessuti, stimolando la produzione (sintesi) da parte dell'organismo di Collagene e Acido Ialuronico ed una seconda azione di riduzione della fibrosi. Focalizzando il fascio Laser si ha un effetto benefico nella riduzione dei tralci fibrotici della cellulite (responsabili della comunemente definita "pelle a materasso" o "buccia d'arancia"). Il flusso laser focalizzato arriva in profondità e quindi è in grado di disgregare per foto-vaporizzazione (senza effetto joule cioè senza calore) e senza ledere la cute, i tralci fibrotici tipici e presenti nella cellulite dal 2° al 4° grado (la classificazione della cellulite va dal 1° al 4° grado) maggiormente localizzati nella zona dei glutei e del trocantere (culotte de cheval).

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